mercoledì 30 giugno 2010

Performance



Oltre alla performance come pratica artistica, è interessante considerare il significato di questo termine nell’ambito antropologico.
“Il termine performance proviene dall’antico francese parfournir, che significa letteralmente ‘fornire completamente o esaurientemente’. To perform significa quindi produrre qualcosa, portare a compimento qualcosa, o eseguire un dramma, un ordine o un progetto. [...] nel corso dell’esecuzione si può generare qualcosa di nuovo. La performance trasforma se stessa. [...] Le regole possono ‘incorniciarla’ ma il ‘flusso’ dell’azione e dell’interazione entro questa cornice può portare ad intuizioni senza precedenti e anche generare simboli e significati nuovi, incorporabili in performance successive.
(Turner V., 1986, Dal rito al teatro, Bologna, Il Mulino, p.145)

Quando il visitatore si confronta con le installazioni nel percorso espositivo, si impegna in un’attività che ha i caratteri di una performance.
Questo processo è oggetto di riflessioni da parte di sociologi, quali Eva Hornecker, che utilizzano il termine performance per riferirsi all’attività dei visitatori nel rapportarsi con le installazioni nel contesto espositivo.
Il contenuto di un’installazione può consistere infatti sia nell’attività dell’utente, sia nella creazione di un contenuto nuovo, ma statico, sia nel dare una performance che è osservata dagli altri e allo stesso tempo rappresenta l’esperienza centrale per chi agisce.
(Hornecker E., Stifter M., Learning from interactive museum installations about interaction design for public settings, Proceedings of the 18th Australia conference on Computer-Human Interaction Design: Activities, Artefacts and Environments, November 20-24, 2006, Sydney, Australia).

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