venerdì 2 luglio 2010

L'interazione naturale nel museo


Applicare il modello della interazione naturale in ambito museale significa creare relazioni spontanee tra i visitatori e lo spazio con lo scopo di comunicare e ricevere un significato attraverso gesti, espressioni, movimenti tratti dall’esperienza quotidiana, che replicano il tipo comportamento tra gli uomini (lo sviluppo delle NUI è infatti una condizione necessaria per la realizzazione della visione dell’ubiquitous computing).
Nel contesto espositivo alcune applicazioni pratiche sono ad esempio il sensitive wall, che consiste generalmente in un grande display verticale e in un sistema di sensori in grado di rilevare la gestualità delle mani dell’utente in real time nelle tre dimensioni, senza necessità di contatto.
Il sensitive o interactive table è un multi touch display che rileva e traccia le mani e gli oggetti a contatto o per interferenza; esso può essere equipaggiato con sensori per il riconoscimento della voce, antenne RFID che permettono l’identificazione di oggetti taggati.
I sensitive o interactive floors sono sezioni di pavimento su cui è generalmente proiettato un video e che sono osservate da un sensore ottico che rintraccia il movimento delle persone ed in base a questo permette di intervenire sulla visualizzazione.

Per un approfondimento si rimanda al sito di Natural Interaction.

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