mercoledì 7 luglio 2010

Segnale video analogico e digitale..



Ecco una spiegazione semplice e sintetica su che cos'è un segnale video analogico e il suo corrispettivo digitale, tratto da "Il segnale video digitale":

"Un segnale analogico descrive l’andamento nel tempo di una grandezza fisica che può assumere infiniti valori in un certo intervallo: nell’ambito del segnale video è del tutto indifferente da questo punto di vista considerare l’andamento dell’intensità luminosa di un’immagine oppure l’andamento della tensione o della corrente in uscita da un apparato trasduttore (in pratica: una videocamera).

Piuttosto con il video nasce la complicazione che l’informazione acquisita ha una duplice natura spaziale e temporale in quanto una scena è uno spazio tridimensionale in cui si muovono degli oggetti mentre un segnale elettrico che varia nel tempo è una successione continua e monodimensionale di valori.

Per superare questa difficoltà innanzitutto si passa da uno spazio tridimensionale alla sua proiezione bidimensionale su di un piano: questo passaggio è innato per la mente o lo è forse grazie a secoli di pittura e a più di cent’anni di fotografia. Successivamente l’immagine bidimensionale viene scandita in maniera continua dall’alto verso il basso e da sinistra verso destra percorrendo una traiettoria simile a quella della scrittura su di una pagina: supponendo di avere immagini in bianco e nero, si ottiene in questo modo l’andamento dell’intensità luminosa su tutta l’immagine e questa informazione, assieme al numero di linee per immagine e alla larghezza della linea è sufficiente per ricostruire l’immagine nel ricevitore.
Infine si ripete tale operazione su di un certo numero di immagini ottenute fotografando la scena diverse decine di volte al secondo: si rende così l’impressione del movimento similmente a quanto avviene con i fotogrammi nel cinema e con i cartoni
animati.

Se partendo da un segnale analogico si vanno a vedere i valori (detti campioni) assunti dalla grandezza ad intervalli regolari di tempo (detto periodo di campionamento) e si rappresentano tali valori mediante numeri binari, allora la sequenza di ‘0’ e ‘1’ che si ottiene è il segnale digitale corrispondente".

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